Autori: Salvatore Cesario e Caterina Silvestri
Introduzione
La presente ricerca fa parte di un insieme di ricerche già concluse o in corso sul tema della verifica dei processi e dei risultati delle psicoterapie.
In particolare, tiene conto dei risultati di due ricerche recentemente pubblicate: Il transfert da Freud a Luborsky. Verifica luborskiana di una terapia sistemico-relazionale e L’auto-aiuto psichiatrico. I processi aspecifici nella psicoterapia.
In sintesi molto stringata, le due ricerche propongono che:
1. il transfert, una volta scoperto che il CCRT, il metodo messo a punto da Luborsky per verificare le psicoanalisi, può essere utilizzato anche per verificare psicoterapie, come quelle sistemiche, in cui il transfert non solo non è un processo centrale, ma addirittura è un processo non contemplato, risulti, proprio dal trattamento che ne ha fatto Lubvorsky, estremamente “semplificato”, ridefinibile anche processo di “generalizzazione” di un copione e reso disponibile a tutti gli operatori indipendentemente dalla scuola di appartenenza; (in questo caso un processo specifico diventa aspecifico);
2. una volta scoperto che, all’interno dei gruppi di auto-aiuto psichiatrico, dei pazienti esprimono degli interventi psicoterapeutici a favore di altri pazienti, dobbiamo registrare che:
a. esiste l’aspecificità, non solo del processo, ma anche del promotore, esecutore del processo;
b. inoltre, che, se processi, considerati “aspecifici”, come la “condivisione” – che, comunque, fa parte della Regola Fondamentale dell’auto-aiuto psichiatrico: “Condividere le esperienze tra pari“ –, questi, una volta che se ne individui il modus operandi, diventano, inevitabilmente, specifici…
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