Autore: Salvatore Cesario
EERR e abduzione
Da Lezioni di psicologia dinamica, Borla, Roma, 2003, pp. 150 segg.
Per Luborsky, rimandiamo al testo già segnalato.
Ci permettiamo, però, un piccolo approfondimento.
L’individuazione degli Episodi Relazionali – finalizzata alla enucleazione del CCRT – sembra adeguarsi ad un’allure abduttiva.
A questo proposito cito – anche lievemente tagliandola – una parte dedicata a questo punto da Il dialogo interiore di una paziente designata, op. cit.!1
Un elemento nel quale siamo incappati nel corso della ricerca è dato dal fatto che la RISPOSTA, sicuramente in molti EERR di Giulia, la paziente designata, invece di essere la RISPOSTA dell’ambiente esterno (alle aspettative del promotore dell’ER) era la RISPOSTA che lo stesso promotore forniva a se medesimo; l’elemento nuovo, è stato, cioè, costituito dall’emergere in chiaro, all’interno di una terapia sistemico-relazionale che nol consente – o non lo contempla –, del famigerato “dialogo interiore”. Ci siamo già chiesti se non ci abbia portato alla lettura di un
dialogo interiore… la stessa prospettiva psicoanalitica di colui che ha concepito il metodo, Luborsky.
Ebbene, la nostra ipotesi è che il metodo luborskiano funzioni non in quanto psicoanalitico ma in quanto abduttivo!
Peraltro, risulta chiaro allo stesso Luborsky che in questione ci sono delle inferenze; tanto ch’egli raccomanda di usarne di non troppo audaci (Capire il transfert, 1990, tr. it, 1992: 116-117)…