Autore: Giampaolo Lai
Premessa
Misurare un oggetto è dare un numero all’oggetto in questione.
Tutti gli oggetti si possono misurare. Gli oggetti più comunemente misurai secondo i metri standard, sono gli oggetti materiali sensibili come un pezzo di stoffa, un percorso autostradale, una quantità di grano, un tasso di emoglobina di un paziente, il DNA di un indiziato in un delitto. Altri oggetti, dei quali si contesta da alcuni la misura, e in alcuni dizionari, sono gli oggetti immateriali, intangibles, li chiamano gli anglosassoni, per esempio i rischio, la prudenza, l’avversione, l’attesa, la paura, le decisioni La misura degli oggetti materiali si fa nel mondo oggettivo della certezza, utilizzando calcoli matematici e di probabilità oggettiva. La misura degli oggetti immateriali, intangibles, si fa nel mondo della logica dell’incertezza, utilizzando calcoli matematici e di probabilità soggettiva. Dagli uni e dagli altri calcoli ci si aspetta dei risultati espressi in termini numerici, di numeri cardinali, confrontabili tra di loro e utilizzabili sia a fini
che pratici dai destinatari dei lavori.
Da tempo l’Accademia delle tecniche conversazionali si occupa delle misure degli oggetti immateriali, quali la felicità, le paure, le disperazioni,
le credenze, in generale gli oggetti immateriali ai quali si si feriscono le paure di testi registrati e trascritti in conversazioni professionali con pazienti, clienti di consultazioni aziendali, personaggi politici e dirigenti di aziende finanziarie (Lai G., 1995; Lai G., 1988).
Il testo che presentiamo riporta le procedure di misura operate sui primi dieci minuti di una conversazione con una giovane paziente in trattamento conversazionale psicoanalitico…