Autori: Gianpaolo Lai e Pierrette Lavanchy
somministrazione di autobiografia e la logica dei condizionali controfattuali, il primo tecnico, il secondo logico sintattico, che ci sembrano utili sia nella clinica sia nella ricerca psicoanalitiche. Presenteremo il testo dei primi sette minuti trascritti dell’inizio di una conversazione registrata nel corso di una terapia conversazionale. Introdurremo poi alcuni concetti sui quali si basano i calcoli per le predizioni del testo. Il problema che ci poniamo è, infatti, di predire, a partire da un testo attuale, che cosa accadrà in un testo futuro ( e per testo futuro si intende anche la successione di turni verbali in un medesimo testo). In senso tecnico, quindi, le predizioni del testo sono descrizioni attuali, fatte da un mondo iniziale u, di possibili configurazioni di testi futuri, in un mondo finale w, inferite dagli indicatori testuali del mondo u. Gli indicatori che ci interessano non sono tanto elementi di contenuto, semantici o pragmatici, quanto sintattico-lessicali. Ci interessa quindi in primo luogo l’aspetto formale del linguaggio. In particolare, le operazioni dei nostri calcoli saranno ristrette alle figure logico-modali.
1. DEFINIZIONI. CORNICE E MODELLO. Gli oggetti di una conversazione possono essere formalizzati come una coppia:
def. 1. <W, R>
chiamata cornice, frame, dove W è un insieme di oggetti, {u, v, w}! W, e dove R è una relazione diadica che specifica, per ogni coppia di oggetti, mettiamo u e w, in quale relazione stanno l’uno con l’altro, per esempio /u R w/. Quando si assegna un valore, V, agli oggetti membri di W, abbiamo una tripla
def. 2. <W, R, V>
chiamata modello.
2. ASSIOMA 1. Una conversazione è un insieme, W, di oggetti pratici, {u, v, w}! W, che sono ciascuno nei confronti degli altri, in una relazione, R, di interazione pratica, nel senso che ciascuno agisce in senso causale sull’uno o sull’altro. In altri termini, una <<relazione di interazione>> significa che…
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