Autore: Salvatore Cesario
Alcune premesse
I “resoconti tecnici mimetici” che vi sottoponiamo appartengono ad una/due psicoterapie “brevi”; a delle psicoterapie “brevi” par excellence – ma non possiamo dirvi chi le ha fatte –; esse sono brevi
• non solo perché ogni psicoterapia dura un numero molto limitato di sedute (8 quelle a disposizione della prima);
• ma anche perché ciascuna seduta dura più o meno quindici minuti.
Forse anche per queste sue caratteristiche, soprattutto per la seconda di esse, i vari “test” per la verifica dei risultati – Luborsky, Bucci… – di cui siamo esperti, sembrano non adatti.
Alla fine abbiamo deciso che potevamo limitarci
• al rilievo di una serie di notazioni;
• eventualmente, al calcolo di alcune espressioni costanti che funzionano come degli “indicatori” (per qualche verso quest’ultima modalità richiama, anche se alla lontana, l’analisi grammaticale perché si ancora al testo in quanto tale).
Procediamo così:
• facciamo seguire la sbobinatura della psicoterapia quasi completa – le sedute mancanti mancano perché non ha
funzionato il videoregistratore –;
• quindi interveniamo con gli strumenti segnalati. Il compito che ci siamo assunti è un compito alquanto
complesso e, se si tiene conto dei primi risultati, anche imbarazzante; infatti, le due psicoterapie di cui stiamo per verificare i risultati e i processi sono risultate “inefficaci” al vaglio di un lavoro pubblicato come tesi dalla dottoressa Carla Biasio; il titolo della tesi:
Verifica del processo e dell’efficacia di psicoterapie ad indirizzo breve trategico, relatore Saulo Sirigatti, è reperibile presso la Biblioteca del Dipartimento di Psicologia di Firenze.
dopo ogni seduta, primaIl procedimento della dottoressa Biasio è stato uno dei classici procedimenti di verifica; ella ha, infatti, sottoposto i pazienti a una serie di questionari – ad esempio, l’OQ (Lambert e Burlingame, 1995) e l’SRS (Johnson, 1994)… – prima e e dopo la psicoterapia.
Di fronte ad un risultato apparso nullo ad una ricerca impostata in questo modo, abbiamo tentato di verificare l’esistenza del risultato – dato, comunque, per realmente avvenuto dal terapeuta – attraverso l’esame del testo trascritto della terapia turno dopo turno, parola per parola…