Autore: Salvatore Cesario
1. Restituzione dei motivi narrativi, Einfälle e abduzioni. Il caso di Schiavo
Quest’ultimo sottocapitolo è dedicato ad un articolo di Lai ch’è ancora in fieri: ed eran due in uno e uno in due, e sul quale è in corso un’interessante discussione che concerne 1) una parte fondamentale della procedura laiana attuale: la restituzione, al paziente, del motivo narrativo (a cui segue la lettura grammaticale della conversazione immateriale), 2) a seconda di come si intenda tale restituzione, una serie di ripercussioni a) sul modo di vedere il funzionamento del marchingegno ipnotico, b) sul modo di utilizzare l’abduzione, la procedura che, secondo Peirce, produce l’ipotesi.
Un veloce richiamo al nostro modo di considerare l’ipnosi poiché la restituzione si contrappone all’imposizione. In La psicoanalisi ed Hitchcock. Che cosa la psicoanalisi può imparare da Hitchcock, ho recentemente approfondito sul testo filmico di Hitchcock quello che, con scherzoso richiamo al “circolo ermeneutico”, ho definito “circolo ipnotico”: lo psicoterapeuta induce il paziente indotto a sua volta dal paziente ad indurlo e così di seguito. Nella terza parte di questo volume, aggiusto questa ipotesi attribuendo la nascita dell’immagine affascinante e la sua permanenza nel corso della psicoterapia come Leitmotiv non solo ritornante (ritornello) ma anche motivante, produttore di effetti: al circolo ipnotico, sì, ma coll’aggiunta ch’esso si attiva all’interno dell’istituzione psicoterapeutica (che, in altri termini: la psicologia si radica nella sociologia).
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