Me ne sono andato solo soletto a piazza di Meskal (ad Addis Abeba), una piazza immensa in cui c’è di tutto; c’è anche un campo di calcio (e una sorta di stadio non cintato dove si allenano i corridori che vinceranno le prossime Olimpiadi). [nggallery id=5]
Come di solito, quando viaggio in questi paesi miserrimi, sto attento (vigile). Ad esempio, sotto la giacca, porto una sorta di giubbotto con tante tasche zippabili; in cui tengo il passaporto, il portafogli (o i portafogli)…
Sto facendo delle fotografie con l’iPhone.
Mi si avvicinano due ragazzi; mi offrono dei pacchetti di fazzolettini che portano su strette tavole lignee appese al collo.
Mi ritraggo ritroso.
Ad un certo punto si avvicinano lesti come per circondarmi; a questo punto sono più di due; la minaccia è chiara: mi porteranno via almeno l’iPhone.
Che faccio?
Infilo subito l’iPhone in una tasca e chiudo la cerniera.
Evidentemente più lesto di loro.
Quando me la vedo brutta, getto in un grido una sorta di altolà in inglese, spicco un salto sorprendentemente atletico data la mia età e mi allontano.
Incomincia a piovere.
Faccio segno ai taxi che passano (tutti occupati) perché si fermino.
Un etiope coglie al balzo l’occasione; che, questa volta, non fa l’uomo ladro ma all’uomo fornisce con un lavoro un cespite; mi si offre come procacciatore di taxi.
Piove più fitto.
Decido di fare da me perché vedo sapraggiungere un taxi in uno stradone confluente; mi precipito, apro la portiera, entro.
Colui che confidava in un cespite, chiede un compenso: a me e al tassista.
Niente: partiamo.
Miseria!, miseria!, miseria!, sì!, ma, se qualcuno attenta ai tuoi averi, anche a quelli piccoli – che cos’è, in fondo, un iPhone? –, ti difendi.
Ed è come se difendessi la tua vita!
Dicevo della “mia” gran sofferenza al cospetto della “loro” grandissima sofferenza.
Ma la differenza tra me e loro, al momento opportuno, salta fuori e si fa valere quasi drammaticamente.
Tempo fa, ero con degli amici a mangiare una pizza in una sera d’estate. Un’amica, sempre molto appassionata e con forte orientamento sinistrorso, critica con la sua rituale veemenza non ricordo più quale decisione dell’ex-ministro Maroni. Ad un certo punto, evidentemente non in difesa di Maroni, le propongo: “Se venisse organizzato un sistema credibile, anzi, collaudato, per ridistribuire la ricchezza nel mondo, evidentemente a favore del terzo e quarto mondo, accetteresti di rinunciare alla metà del tuo reddito?”
Potete immaginare com’è finita.