Avrei potuto ma ho preferito di no.
Ho invitato a pranzo Linkenesc (= Luca) – ad Addis Abeba il mio tassista preferito – con la moglie e le due figlie; una di quindici anni, l’altra di sette.
Quest’ultima era bellissima; e vestiva in modo pittoresco; le scarpe con i tacchi alti, arzigogolate, divertenti.
Stavo per fotografarla, ma mi sono fermato. Non ho osato neppure chiedere il permesso (che mi sarebbe stato concesso).
Hanno tutti mangiato a quattro palmenti. Ho proposto alle figliole di chiudere con un gelato. Hanno portato loro un gelato alto alto; talmente alto che la più piccola non riusciva a delibarselo…
Le ho suggerito di alzarsi in piedi; e tutto è andato splendidamente.